Mariaceleste d
11. Oktober 2024
Grazie al signor Mario l'accoglienza è stata buona. Il resto è stato orripilante. Bella vista dalla camera sul grazioso giardinetto, ma non pulita. La coperta vecchia e non profumata, non degna di un albergo. Tanta polvere. Copriletto osceno: impolverato, puzzolente e con un grande strappo nel mezzo. Dalla descrizione avremmo dovuto trovare il frigo, ma non c'era. Nel bagno "vivevano" quegli orrendi pesciolini argentati!! È una questione di igiene e pulizia, mancante. Il phon funzionava, ma fuoriusciva aria fredda. Molto rumoroso per via di gruppi, direi "mandrie", di decine di turisti (spagnoli, francesi, svizzeri etc.) che nonostante la loro età media fosse 60 anni hanno parlato e urlato e spostato sedie e mobili nelle stanze fino a oltre mezzanotte e mezza. Scioccante è stata la prima colazione: chiedo alla signora in servizio nella sala se si potesse cambiare la tovaglia (peraltro di carta) macchiata di caffè o altro e lei ha risposto che la tovaglia non la cambiano tutti i giorni e che era stata usata per i clienti venuti prima di noi. Ma vi rendete conto? Avrei preferito mangiare direttamente sul tavolo in modo che si potesse pulire con una spugna o straccio adeguato, pulito. E lei su mia insistenza ha cambiato la tovaglia. Infine, mi dirigo per pagare, ma il signore presente al momento mi ha chiesto se potessi attendere un altro signore perché il Pos era un po' "particolare" da usare a suo dire. Attendo. Attendo. E attendo. Chiedo dove fosse questa persona. Mi viene detto che era andato a portare i figli a scuola. Il signore incalza e dice: "Ma non li ha contanti? Vada al bancomat". Dove devo andare io? Ognuno sa dove deve andare e cosa fare. Io pago solo con carta, non maneggia contanti. Finalmente arriva il signore che sa usare il Pos tanto particolare. Neanche una parola del tipo "Signora, mi scuso per l'attesa". Mi porge il Pos e io inserisco la parte dove c'è il "chip" perché non amo pagare con il "contactless". Il signore si snerva e mi dice di passare la carta sopra, sul "contactless". Io rispondo che ho appena detto che vorrei pagare come pago di solito, inserendo il "chip". Alla fine mi dice, in dialetto (traduzione resa più morbida e cortese): "Siete l'unica. Pagate come volete, basta che ve ne andate". Resto sbigottita. Dico che non sarei più tornata lì se questi sono i modi. Lui rincara la dose dicendo: "Meno male che non tornate". Concludo parlando della cena pagata 25 euro per un piattino di pasta e fagioli, un contorno di patate al forno e un assaggio di quattro quadratini di zucca alla piastra, fredda, intrisa di aglio e una bottiglietta di acqua da mezzo litro. Non mi lamento tanto per il prezzo non dettagliato, ma semplicemente aggiunto al prezzo della camera (ottanta euro), ma per un momento di relax e nutrimento rovinato da decine di mosche che ci ronzavano attorno e si posavano sui piatti e sulla tavola. Insopportabile. Inaccettabile. Comunque, in conclusione: professionalità zero. Mi resta il ricordo del buon cuore,
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